venerdì 28 marzo 2014

Bologna Children's Book Fair 2014





Ieri si è conclusa la Fiera di Bologna.

Sono a pezzi e ho un mal di testa come se avessi bevuto mille Appletini. Sono stati giorni intensi e distruttivi, ma ne è valsa la pena.

Il primo giorno sono arrivata di corsa, senza sapere cosa mi aspettava, visto che era la prima volta che andavo in fiera. Per me la Bologna Childrens Book Fair esisteva attraverso i racconti di chi c’era già stato, ma vederla dal vivo mi ha fatto tutto un altro effetto. Sto facendo un Master di Illustrazione a Macerata che si chiama ARS IN FABULA, come avevo scritto qualche post fa, e il giorno stesso ho avuto il mio primo colloquio con un editore in vita mia, presso il quale sto sviluppando un progetto – libro per un’eventuale collaborazione. Pare sia andata bene. Pare.

L’incoscienza ha fatto si che io mi portassi dietro il mio portfolio per mostrarlo agli altri editori. Ma una volta visto e capito come funziona la Fiera mi sono resa conto di quanto ancora io debba lavorare e concretizzare di più quello che sto facendo. 

Insomma, per farla breve, mi è venuta un’ansia da prestazione come mai in vita mia.


Martedì 25, al Padiglione 33 (che da quest’anno era aperto ai bambini) c’è stato l’incontro con Oliver Jeffers, illustratore australiano che lavora per la Harper Collins, nonché l’autore di libri per ragazzi più venduto al mondo.


Ah, Jeffers oltre ad essere bravo e ricco è anche bello. Se volete morire d'invidia andate a vedervi il suo Instagram dove posta foto di lui che zompetta in ciavatte davanti alle chiese in India.

Jeffers è il primo a sinistra. "A Jeffers, ma lmt*)


La conferenza è durata poco, ma è stata interessante. Quello che è emerso che è che quest'uomo ama più di qualsiasi altra cosa il suo lavoro e lo trasmette attraverso i suoi libri. E non è poco essere felici mentre si fa il proprio lavoro, sappiatelo. Il fatto che sia così appassionato e contento mi ha spiazzato, ed è da lì che deriva tutta la mia invidia (e rispetto). Ne ho tratto anche dei consigli di vita, la frase pronunciata da lui “Ho cominciato a fare sul serio quando ho smesso di pensare” ho deciso che me la tatuerò sulla chiappa destra. Ne sono uscita carica e positiva (ma sempre invisiosa, ovviamente) . Dopo l’incontro, in una libreria li vicino, Jeffers firmava le copie dei suoi libri, solo che il poveretto si era fatto male al braccio e perciò portava un tutore. Ma aveva portato con sè un timbro su cui poi con la mano sinistra metteva una “X”.

Oh Jeffers, che inguaribile buontempone


Ho visto finalmente il famigerato “muro del pianto” dove aspiranti illustratori lasciano i loro biglietti da visita, sperando di essere notati (oh, anch’io eh) , e ho visto pure gente meno organizzata di me, del tipo “Ehi amico, qua c’è la fila, non so neanche che editore sia, ma guardano il portfolio”. Ho scoperto anche che l’ultimo giorno della fiera non regalano i libri (la crisi, maledetta crisi).

Ho avuto l’occasione di conoscere molte case editrici, mi sono innamorata dello stile e del gusto dei coreani e ho deciso che voglio vivere per sempre nel Padiglione 30, quello con i francesi, che si sono portati i fumetti.


La fiera è stata pure l’occasione per rivedere delle persone, ex insegnanti, vecchi amori e i miei adorati compagni di Master.


I One Direction: da sinistra Riccardo, Floriano, Juan e Luca


Diciamo che ora ho le idee un po’ più chiare di come funziona il mondo dell’illustrazione, e consapevole dei miei limiti mi impegno a migliorare e ad essere più preparata per l’edizione del 2015. (ma poi mi domando se mai uno si sentirà preparato).

E grazie a Sara, la ragazza che mi ha ospitato per quattro giorni, così a scatola chiusa.




*lmt = li mortacci tua

2 commenti:

  1. ooh si che invidia!!!
    amo i libri di Jeffers da anni, ma solo di recente ho scoperto che sia pure figo :)

    alla fiera del libro c'andavo sempre con 3 zaini vuoti che sistematicamente diventavano 3 tonnellate di roba sgraffignata qua e là per gli stands (solo roba free, neh!)

    un grande in bocca al lupo per i tuoi progetti

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