A volte mi immagino che fine faranno i miei cari pupazzi. I due raffigurati in questa illustrazione sono uno l'opposto dell'altro, lui mente matematica, lei letterata.
Ecco il loro futuro.
Lui diventerà sempre più brutto e più gobbo (per lo studio matto e disperatissimo) ed infine vincerà un dottorato a Cambridge. Lei diventerà una grandissima appassionata di Calvino, dell'ipertesto e deciderà di fare Lettere e Filosofia. Non contenta della Laurea triennale, prenderà anche una Laurea Magistrale in Scienze del Testo. Farà il concorso per il dottorato e sarà scartata a favore della figlia della nipote della cugina di terzo grado dalla parte di mamma del Rettore dell'università. Finirà a fare la commessa da Intimissimi.
Poi un giorno lei, mentre sta andando a lavoro noterà un tipo bruttissimo, gobbo e occhialuto. Lo riconosce e lo saluta. Anche lui la riconosce e gli parla del suo dottorato, che in realtà è in Italia di passaggio. Lei gli racconta del suo lavoro di merda e di quanto abbia perso le speranze di un futuro migliore. Lui la consola e gli dice che deve tirarsi su, che i lavoretti di merda sono temporanei e che tutto si risolverà. I due si salutano , addirittura con una bacio sulla guancia.
Ma il lavoro temporaneo di lei diventa lavoro stabile e le speranze di un futuro migliore vanno a farsi friggere. Lei decide così di partire per l'estero, di andare in Inghilterra, li si che si sta bene e c'è lavoro le dicono. Ma una volte arrivata a Londra ecco che di nuovo le piombano addosso gli stessi problemi, ovvero, di nuovo è una commessa in un negozio di intimo.
Una sera , presa dalla disperazione decide di ubriacarsi. La sbronza è dura, esce dal bar e si siede davanti ad un negozio a rimurginare, rimurginare, rimurginare e a pensare se tornare a casa oppure no. Ma ecco che all'improvviso di nuovo fanno capolino quei capelli rossi e quella gobba. "Cosa ci fai qui" dice lui a lei.
Lei si vergogna, è in uno stato pietoso e l'orgoglio brucia, brucia sempre più forte. "Ehi chi si vede" fa lei barcollando.
Lei si vergogna, è in uno stato pietoso e l'orgoglio brucia, brucia sempre più forte. "Ehi chi si vede" fa lei barcollando.
"Tu non stai bene sai" dici lui con tono serio. "Ti porto a casa mia, così ti riprendi". Lei si appoggia alla sua gobba ed insieme si dirigono nel bell'appartamento di lui. Lui apre la porta e la fa accomodare sul divano del soggiorno. Un'appartamento pulito e perfetto. "Aspettami qui" dice lui a lei.
Dopo una quidicina di minuti lui ritorna con una foto di loro due alle elementari che tornavano a casa. "Guarda come eravamo felici" dice lui "Gli anni migliori della mia vita". Non lo stesso per lei.
Dopo una quidicina di minuti lui ritorna con una foto di loro due alle elementari che tornavano a casa. "Guarda come eravamo felici" dice lui "Gli anni migliori della mia vita". Non lo stesso per lei.
E lei guardando la foto finalmente realizza una cosa: non era mai stata felice. (AMAREZZA)