venerdì 19 luglio 2013

Masterclass Pixar - Animation & Character: due giorni con Andrew Gordon e Ricky Nierva



Prendete una ragazza normale, che vive in una città di provincia dove non succede mai nulla con la passione per il disegno e i cartoni animati e mettetela davanti a due animatori Pixar come Andrew Gordon e Ricky Nierva e ad un buffet gratis. Risultato: sindrome di Stendhal.


 la faccia era così, lo giuro

Quello che ho vissuto in questi due giorni di Masterclass della Pixar è stato indescrivibile. 

Ma partiamo dall’inizio.

Ho scoperto tramite una ragazza su Facebook (a volte questi social network sono utili) che due artisti della Pixar sarebbero venuti in Italia a fare delle lezioni. Non solo in Italia, ma a Roma. Di soldi non ne parliamo, ma una bella cifra. Come l’ho pagato, beh, dietro non c’è niente di nobile, una parte dei soldi che avevo messo via per comprarmi la Intuos (tavoletta grafica) sono andati a finire dritti dritti nella Masterclass, insieme a quelli dei miei (poveri) genitori. Tutto perché queste sono occasioni che capitano solo una volta nella vita (o almeno è quello che mi sono detta per sborsare una simile cifra in tempi di crisi).

Il primo giorno (il 5 luglio 2013) della Masterclass è stato dedicato all’animazione. A raccontarci le tecniche di cui si avvale la Pixar è stato Andrew Gordon. Con una semplicità ed una naturalezza ci ha raccontato dei metodi di lavoro dietro i cartoni (splendidi) della Pixar, la cura che mettono in ogni singolo dettaglio che li fa essere dei grandi. Gordon trasudava passione e bravura, e non si era creato quel distacco maestro – alunno. Dopo un’ora di spiegazione circa, eravamo entrati nel fantastico mondo dell’animazione Pixar. Ed è stato in quel momento che la mia invidia è arrivata alle stelle, quando ci ha spiegato come lavorano, visto che sono un team affiatato che si vuole bene, dove i meriti vengono spartiti e non ci si mette i piedi in testa a vicenda (paura, eh?).

Il secondo giorno era il MIO giorno. Ricky Nierva ci ha parlato di Character Design, ciò che più amo, e , si , allora veramente stavo vivendo un sogno. Durante la lezione abbiamo fatto degli esercizi:

 disegnare all'interno di figure geometriche

disegna il tuo vicino: Alessandra al centro, in alto a destra Marco e il simpatico ragazzo sorridente è Nierva

disegna alcune persone messe in fila davanti a te

Mi sono sentita felice come non succedeva da tempo. Figuratevi il mio entusiamo dopo questo:

"Ehi Mr Nierva, du for mi a littol schec, plis"


Ormai siamo a fine luglio, ci ho messo parecchio tempo per scrivere questo post. Il motivo è questo:  dopo un'esperienza del genere tornare alla vita vera è stato un trauma. Ho passato giorni tra l’euforia e la depressione. 

E’interessante la realtà? No.