lunedì 24 giugno 2013

Quattro giorni di Crack



Quest’anno compio 25 anni, un quarto di secolo. I miei primi 25 anni li passo al primo festival di fumetti della mia vita, il Crack. Tema di quest’anno è “Orda”, un tema generico che racchiude una moltitudine di artisti variopinta e multiforme. Il concetto “Orda” racchiude anche il tipo di organizzazione e il luogo, perché il Crack è un festival autogestito. Questa è proprio la “bellezza” di questo festival. Insomma, per farla breve, è un gran casino, ma alla fine vale la pena esserci.  Si svolge nei sotterranei del Forte Prenestino, diventato centro sociale (dall’86),e si trova nel quartiere Centocelle. 



Allestimento

Il Forte è diviso in celle. In ogni cella gli artisti possono esporre i propri lavori. Premetto che era un mese un mezzo che chiedevo una cella, mentre mi sono ritrovata in corridoio. Essendo questa la prima volta che mi trovavo nel bel mezzo di questo tipo di festival, non ero pronta per l’inferno che si stava per scatenare. La logica del Crack dice che chi arriva prima si prende il posto. Il giorno dell’allestimento all’inizio ci avevano detto (ero con un amico) che non c’era più posto. Credo sinceramente che per 20 minuti io abbia perso la lucidità, perché mi sono ritrovata ad inseguire come una cavalletta impazzita una specie di portavoce dell'organittore del festival insieme ad una folla di persone per i cunicoli del Forte, alla ricerca di uno spazio in cui appendere i miei lavori.
I fumettisti “big” naturalmente avevano la loro cella assegnata, per il resto gli artisti le avevano occupate abusivamente senza criterio e c’era chi, addirittura, aveva preso i tavoli della cucina (!!!!) per fare una sorta di barricata. Per un attimo mi ha ricordato la segreteria studenti di Lettere e Filosofia quando vai a consegnare i moduli per la laurea l’ultimo giorno e si è rotta la macchina che da i numeretti (ricordi, quanti ricordi......).

Ma insomma, alla fine uno spazietto l’ho trovato.
 

Però alla fine della serata stavo un po' così:



Il resto della fiera
 
Una volta superato l’allestimento del giovedì alla fine ci si abitua, si entra in simbiosi con il proprio spazio vitale, con la polvere che ti entra anche nelle mutande. L’unica cosa di cui non sono riuscita ad abituarmi sono stati i bagni chimici, per il resto avrei potuto starci un mese la sotto. In queste occasioni del resto fare amicizia e scambiarsi quattro chiacchiere diventa incredibilmente facile. Di aneddoti ce ne sarebbero fin troppi da raccontare. Facciamo parlare i disegni.

Ho disegnato parecchio nel corso dei quattro giorni, concentrandomi sulla gente che veniva alla mostra:












 Qualche amico disegnatore si è fermato a scarabbocchiare qualcosa:
Ellen

 Egle
Alessandro

E nascono pure degli ibridi:


Addirittura si parla di futuro con i miei quattro mariti baffuti:


Ma alla fine si sa, l'uomo delle poste ha il suo fascino:



Grazie a tutti quelli che sono passati.
Nonostante i bagni chimici e le poca igiene personale ci si rivede l'anno prossimo (credo).

mercoledì 19 giugno 2013

Crack fumetti dirompenti

Da domani, giovedì 20 giugno 2013, fino a domenica, mi trovate nei sotterranei del Forte Prenestino alla nona edizione del Crack - Festival di arte disegnata e stampata, dove esporrò i miei lavori (nuovi finalmente!).